L'eredità di quel periodo è una "corona di delizie" che abbelliscono il territorio da Aglié a Valcasotto, passando per il Polo Reale torinese, Venaria, Rivoli, Moncalieri, Stupinigi, Racconigi. Si tratta di residenze reali abitate nel tempo dai Savoia e dalla nobiltà sabauda, luoghi di soggiorno, di festa, di caccia: alcune hanno un tratto più severo, come Moncalieri o Palazzo Madama, fortezze medievali ingrandite o rivisitate nell'età moderna; altre hanno linee fresche e leggere, come la palazzina di Stupinigi; altre, come Venaria, riflettono le ambizioni celebrative dell'assolutismo, luoghi in cui l'aristocrazia era insieme attore e fruitore di quel grande spettacolo di magnificenza che era la "corte".
In questi ultimi anni, con un coraggioso impegno finanziario, la Regione Piemonte ha avviatio un grande percorso di recupero e valorizzazione di questi beni, culminato nell'ottobre 2007 con l'inaugurazione dellla Venaria Reale: la trasformazione di quelli che erano "privilegio di pochi" in "bene fruibile da tutti" è l'orgoglio di una scelta politica pagante: oggi Torino e il Piemonte continuano ad essere un luogo di attività produttive industriali, ma nell'immaginario collettivo sono diventati anche un luogo di cultura, un luogo di palazzi, di castelli, di musei, di mostre, di spettacoli dove la qualità della vita è migliore e dove vale la pena trascorrere qualche giorno di vacanza.
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